MADAGASCAR IN PILLOLE

1. NOSY BE e LA GRANDE BARRIERA CORALLINA

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Conosciuta anche con il nome di 'Grande Isola', è una destinazione da sogno. Di origine vulcanica, poco distante dalla costa nordoccidentale del Madagascar, con i suoi 60 mila abitanti, Nosy Be offre panorami mozzafiato, acque cristalline e turchesi, siti ideali per lo snorkling, incredibili riserve naturali e marine, flora e fauna semplicemente eccezionali. Il Madagascar offre la quinta barriera corallina più grande del mondo: si estende per ben 450 km dal nord dell'Isola (Morombé) sino al sud (Itampolo). Nei mesi invernali, ad Anakao, è possibile fare anche whale-watching. Siti consigliati per lo snorkelling sono Ambola, Ifaty e Mangily.


2. PARCO NAZIONALE DELL'ISALO

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E' uno dei parchi più visitati e affascinanti del Madagascar, situato nella parte centro-meridionale dell'Isola e si estende su un massiccio dell'era mesozoica per ben 80 mila ettari. Offre gole, canyon, burroni e paesaggi tipici della savana africana, con le sue tonalità ocra e calde. E' a tutti gli effetti un museo a cielo aperto dedicato alle sculture dei canyon desertici. Il costo per l'ingresso al parco è di Ar. 65.000 per gli adulti e di Ar. 25.000 per i bambini. Molteplici le escursioni e le attività fattibili all'interno dell'area naturale: Canyon des Makis, Canyon des Rats, La Fenêtre de l'Isalo, La Reine de l'Isalo, La Maison de l'Isalo, le piscine naturali, Namaza (cascate delle ninfee), Les Cascades d'Anjofo.

3. ALLÉE DES BAOBABS

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Immortalata in tantissime fotografie, l'Allée des Baobabs, breve tratto della RN8, tra Morondava e Belo-sur-Tsiribihina, rappresenta sicuramente una delle immagini più riconoscibili della Grande Isola. Trattasi di un gruppo di maestosi esemplari di Adansonia grandidieri, alberi di baobab con imponenti rami che si aprono a ventaglio dalla cima del tronco, costeggianti la strada su entrambi i lati. Conosciuti anche con il nome de 'Le radici del cielo' perché alcuni di essi potrebbero essere vecchi anche un migliaio di anni. Questa formazione di baobab è unica nel suo genere in tutto il mondo. Il momento migliore della giornata per osservare gli affascinanti arbusti è sicuramente all'alba o al tramonto, per via dello straordinario gioco di colori che rende l'atmosfera decisamente più magica.

4. TSINGY DE BEMARAHA

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Vera e propria opera d'arte geologica, situata nel Madagascar occidentale, patrimonio dell'umanità UNESCO, gli Tsingy sono una meta imperdibile. Straordinarie e frastagliate formazioni calcaree, figlie dell'erosione dovuta all'azione dell'acqua e del vento, gli Tsingy di Bemaraha e il loro Parco Naturale vi lasceranno senza parole. Da segnalare le infrastrutture e le soluzioni ideate per consentire una migliore esplorazione dell'area: vie ferrate, ponti, percorsi naturali tra grotte e foreste, scale di corda, escursioni in piroga. L'ingresso giornaliero al parco ha un costo di Ar. 55.000 per gli adulti e di Ar. 25.000 per i bambini.

5. AMBOHIMANGA

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Situata a 21 km a nord della capitale Antananarivo, Ambohimanga - la cui traduzione sta per 'bella collina' o 'collina azzurra') è stata la prima capitale della dinastia reale merina. Ha mantenuto intatta la sua attrazione spirituale anche dopo il trasferimento della sede del governo, per ragioni di natura politica, presso la capitale del Paese. La collina azzurra rappresenta, per l'UNESCO, di cui è patrimonio culturale, "il simbolo più significativo dell'identità culturale del popolo malgascio". Si accede al villaggio da una delle sette porte che fanno da corollario e fungono da protezione alla sommità dell'altura. I malgasci vi si recano per invocare gli spiriti dei reali del tempo e, naturalmente, chiedere la loro protezione. 


6. FIUME MANAMBOLO

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La discesa del fiume Manambolo è sicuramente una tra le attività più caratteristiche e all'insegna dell'avventura che si possono fare in Madagascar. Scorre nella parte occidentale dell'Isola, la sua sorgente è situata sugli altipiani centrali, a 130 km di distanza dalla capitale Antananarivo. Termina la sua corsa nel Canale del Mozambico. Il viaggio per attraversarlo inizia nel villaggio di Ankavandra, località che si può raggiungere in fuoristrada dalla capitale. Una volta raggiunto il letto del fiume, si impiegano circa tre giorni, lasciandosi il resto del mondo alle spalle, per raggiungere il villaggio di Bekopaka, nei pressi del Parco Nazionale degli Tsingy di Bemaraha. Affascintante la Gola del Manambolo, nell'ultimo tratto di attraversamento, caratteristica per i suoi canyon a pareti di arenaria rossa.





7. RISERVA SPECIALE D'ANJANAHARIBE-SUD e
     PARCO NAZIONALE DI MAROJEJY


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Situata nella parte meridionale del parco nazionale, la riserva, una distesa di 183 kmq, una vera chicca per chi ama il turismo di nicchia, non dispone di particolari infrastrutture e/o servizi, ma si caratterizza per una flora e una fauna endemiche di straordinaria bellezza. Affascinante poter godere del suo totale isolamento e del richiamo degli indri, uno dei più grandi lemuri del Madagascar.

Il Parco Nazionale di Marojejy, dal 2007 patrimonio dell'umanità UNESCO, appartiene alla provincia di Antsiranana e si trova a metà strada tra Sambava ed Andapa. Esteso su un territorio di ben 555kmq, il parco offre una flora eccellente e una biodiversità straordinaria: quattro livelli di vegetazione, incontaminata foresta pluviale, cascate, oltre 2000 specie di piante. Anche la fauna, al 70% costituita da specie endemiche, è decisamente 'vivace': oltre 140 specie di rettili e anfibi, oltre 100 di uccelli e 11 di lemuri, tra i quali il famigerato 'angelo della foresta', il sifaka candido (in foto) che vive tra le primordiali montagne che costituiscono il Massiccio del Marojejy.

8. SUCCULENTA CUCINA MALGASCIA


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Il Madagascar rientra tra le mete di viaggio degli amanti della buona e sana cucina, garantita dall'eccellenza delle materie prime e dalla fusione tra la gastronomia tradizionale e quella coloniale.  Squisita frutta e ortaggi, abbondante pesce, crostacei unici ed eccezionale carne di zebù sono solo alcuni ingredienti che caratterizzano la tavola malgascia. L'elemento chiave delle pietanze locali è naturalmente il riso (vary), diffusissimo in tutta l'Africa: i malgasci restano sempre i più grandi consumatori procapite di riso al mondo. Tra le specialità culinarie si annoverano il Romazava, a base di carne e brodo, il Ravitoto, un gustosissimo stufato di manioca, carne e latte di cocco, il Coba Ravina, una saporita torta di farina di riso, arachidi triturate e zucchero grezzo, gli spiedini Mosakiky di morbida carne di zebù accompagnati con patate arrostite e squisito mango locale, e le Kitoza, tenere fettine di vitello affumicate per ben 24 ore. Per quanto riguarda le bevande, invece, degna di nota è la Tuaka gasy, letteralmente 'alcool artigianiale', che è il prodotto della distillazione della canna da zucchero, riso e frutta di stagione. Molto diffuso anche il Rhum e se ne distinguono essenzialmente tre tipologie: il Rum di Nosy Be (Dzamanzary), quello di Ambilobe e una specialità prodotta nella distilleria di Maromamy. Da ex colonia francese, la grande Isola offre vini di rilevante qualità. Il caldo malgascio favorisce la coltivazione della vite che sorprende con prodotti di inaspettate caratteristiche. Alcune marche: Grand Cru d'Antsirabe Rouge Viala NM, Vin Gris NM e Chateau Verger NM. Per approfondimenti sul tema 'gastronomia', visita la sezione Gastroricette Italomalgasce, con decine di succulenti e originali proposte di pietanze da riprodurre direttamente a casa tua, portando in tavola il meglio della cucina mediterranea e tutto il sapore di quella tropicale: un progetto internazionale del gusto davvero unico.  

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